mercoledì 24 dicembre 2008

Discorso di Natale del 2007 di SSB

Auguro un felice Natale all'insegna della spiritualità a tutti i lettori. 
Che il Cristo possa rinascere una seconda volta nelle nostre coscienze.

Namasté,
Mistico

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Discorso Divino Di Bhagawan Sri Sathya Sai Baba
Del 26-12 -2007

Nella vita si può ottenere tutto se si ha fede in Dio

Un uomo arrabbiato non può ottenere nulla. Egli commette errori e agisce in modo errato. E' disprezzato da tutti. L'Amore è Dio e Dio è l'Amore. Senza amore gli esseri umani non possono esistere. La mancanza di Amore è responsabile di tutte le differenze, le argomentazioni e i conflitti del mondo, soprattutto nel momento presente. Molte persone sostengono che il mondo di oggi è afflitto dal dolore, dalle perdite e dalle difficoltà. IO non sono d'accordo con questo modo di vedere le cose. IO vi dico che tutto questo è frutto dell'illusione. Infatti non esiste tensione e dolore in questo mondo. Io vedo solo pace, pace, pace ovunque. Quando c'è pace nel vostro cuore, potrete testimoniare che tutto intorno a voi è solo pace. Agitazione, dolore e rabbia etc. sono solo reazioni, riflessi ed eco dello stato del nostro essere interiore. Dolore, difficoltà, rabbia e agitazione sono soltanto una nostra creazione. Non sono fenomeni naturali appartenenti a questo mondo. Se qualcuno vi chiede il vostro nome, voi gli dite un qualche nome (Swami a questo punto chiede il nome ad uno degli studenti seduti di fronte a Lui ed il ragazzo risponde `Vikas'). Di fatto questo non è il suo nome reale. Analogamente, se chiedete a persone diverse, essi vi risponderanno dandovi dei nomi diversi. Se Dio dovesse menzionare il Suo nome, direbbe 'Aham Brahmasmi' (Io sono Brahman). Di fatto tutti noi dovremmo ripetere lo stesso nome, perché siamo tutti Incarnazioni del Divino Sé. Tutti i nostri nomi ci vengono dati dai nostri genitori. Non siamo nati con un nome particolare. Coloro che non sanno comprendere questa verità non possono condurre una vita felice. 

Incarnazioni dell'Amore!

In realtà Amore è un altro nome per Brahman. Infatti Amore, Atma, Prema, Aham o Brahman – tutti questi nomi hanno lo stesso significato. In questo mondo non esiste altro che l'Amore. Ma sfortunatamente, siamo incapaci di comprendere cosa sia l'Amore. Noi consideriamo l'Amore in relazione al mondo e lo consideriamo un fatto fisico. Di fatto non esiste alcuna relazione con la realtà fisica. In verità " Voi non siete una persona ma tre – colui che pensate di essere, quello che gli altri pensano siate, e colui che in realtà siete". Ciò che gli altri credono è solo immaginazione. Il Sé dentro di voi è la sola Verità. Chi è questo Sé? E' l'"IO" Questo "IO" è lo stesso in tutti. I Cristiani venerano la croce. La croce è il simbolo che esorta la gente a liberarsi dall'Ego. Nessuno è diverso da voi. Quindi dovete sempre sostenere la Verità che tutti siete UNO. Coloro che sono nati dal Karma, crescono e infine periscono (formalmente la morte fisica) sono irreali. Quindi voi siete sempre Brahman in accordo alla dichiarazione Vedica – Aham Brahmasmi (Io sono Brahman). Solo quando considerate voi stessi Brama, potete realizzare questa Verità. Fino ad allora sarete confinati a nomi diversi come Ramanna, Krishnananna etc. che vi sono stati dati dai vostri genitori allo scopo di identificarvi meglio. Sicuramente non siete venute in questo mondo con un qualche nome. Quando qualcuno chiede ai genitori il nome del loro nuovo nato, questi potranno rispondere che ancora non gli è stato dato alcun nome. E' quindi chiaro che i nomi che portiamo ci sono stati dati da qualcuno e non sono innati. Questi servono solo allo scopo di meglio identificarci e per motivi personali. Ci sono milioni e milioni di persone che abitano questo mondo, ma nessuno sembra aver realizzato la Verità di essere Dio. Sfortunatamente oggi conduciamo le nostre vite con un nome che ci è stato dato da qualche altro. 

Cosa è Brahman? "IO" Il Brahman non è né nato né muore mai. Questa è la sola Verità, ogni altro evento va e viene. Per esempio Io ho Voluto creare questa catena (Swami con la Sua Divina mano crea una catena) Questa è stata creata dalla Mia Divina Volontà, e non esisteva prima. Allo stesso modo tutte le cose e gli esseri di questo mondo nascono dalla Volontà Divina ( Sankalpa). Quindi la Volontà Divina è la causa di tutta la Creazione.. In aggiunta anche la Illusione (Maya) gioca il suo ruolo. Quando Maya e Verità si presentano assieme nasce la creazione. Senza Maya non può esserci creazione. La Maya è come l'ombra dell'essere umano. Ma questa ombra ci inganna. All'alba è lunga. Man mano che il sole sale nel cielo l'ombra si avvicina ai nostri piedi e a mezzo giorno è sotto essi. Cosi l'ombra nasce, cresce e diminuisce. Non dobbiamo confondere l'ombra come la nostra base.  

Incarnazioni dell'Amore!

L'Amore è la principale qualità dell'essere umano. La fede è la base per questo amore. Lo spelling della parola Amore è (L O V E) La L sta per Lord (Signore). Questo significa che l'Amore nasce da Dio. L'intera Creazione è una manifestazione dell'Amore di Dio, sia che si tratti di una piccola formica o di un gigantesco elefante. Ogni cosa è creazione di Dio. Neppure un filo d'erba potrebbe muoversi senza la volontà di Dio. Chi non comprende questa Verità viene trascinato via dall'orgoglio della propria intelligenza e discriminazione. Ma nessuno, per quanto possa essere grande, sa cosa gli riserva il futuro (Poema Telugu).
Come è nato quel filo di erba? Esso nasce dalla Volontà di Dio. Analogamente, ogni essere umano è nato esclusivamente dalla volontà di Dio. Non può esistere creazione senza Dio. Se guardate la terra durante l'estate, sembra inaridita. Ma con l'arrivo della stagione piovosa, la terra diventa verde e nascono molte tipi di piante diverse. Da dove si originano? Dalla pioggia. La pioggia a sua volta nasce dalle nuvole. Le nuvole sono causate dal sole. E il sole stesso trova in Dio la sua origine. In questo modo l'intera creazione ha origine da Dio. Senza Dio, non ci sarebbe l'aria, il sole, la pioggia e le piante. Pur conoscendo questa verità tendiamo a scordarci di Dio mentre ci ricordiamo di ogni altra cosa. Questo modo di essere non è corretto. Non si dovrebbe mai scordare Dio perché è come scordare tutto: Dio è la sorgente e la causa di tutto. Sfortunatamente oggi, stiamo scordando i fondamentali motivi che sono la causa dell'intero Universo. Se non esistono le fondamenta, come possono esserci le mura? Se non ci sono le mura come può esserci il tetto? Quindi la cosa principale sono le fondamenta. Poggiando sulle fondamenta vengono elevati i pilastri ed alla fine viene posto il tetto. Con una analogia possiamo dire che la fiducia in sé stessi è la fondamenta, l'auto gratificazione sono le mura, e l'auto sacrificio è il tetto e infine la realizzazione è la vita. Cosi deve esserci una base per tutto. Questa è la fondamentale verità che, sfortunatamente, stiamo scordando.

Gesù era il figlio di Giuseppe e Maria. Maria lo portava in grembo. Giuseppe e Maria viaggiavano verso Betlemme per prendere parte al censimento ordinato dall'Imperatore Romano. Essi viaggiavano a cavallo di un somarello. Era un viaggio duro e faticoso. Quando finalmente giunsero a Betlemme era notte fonda e non c'era posto per potersi fermare e riposare. Giuseppe cercò a lungo un posto ma non poté trovare nulla. Finalmente giunse in una piccola capanna e bussò alla porta. Egli spiegò al proprietario che Maria stava per dare alla luce un bambino e finalmente il proprietario gli diede un posto in un angolo per passare la notte. La stessa notte, Maria diede i natali a un bambino. Un lettino improvvisato fu rimediato per il nuovo nato con alcuni abiti vecchi e delle foglie. Al bambino venne dato il nome di Gesù. Il Bambino cresceva felicemente sotto le amorevoli cure della madre Maria. Quando fu cresciuto e fu diventato un fanciullo Giuseppe e Maria decisero di condurlo a Gerusalemme per partecipare ad un festival. Gesù si perse tra la folla e non fu possibile ritrovarlo nonostante le accurate ricerche. I genitori erano molto preoccupati. Alla fine Gesù tornò dai suoi genitori. Quando questi gli chiesero dove fosse stato rispose che era stato nel vicino tempio ad ascoltare il discorso del prete. Il prete gli aveva insegnato "TU solo sei la Verità; ricordalo sempre". Riflettendo continuamente su questo insegnamento, Gesù vagò per lungo tempo fino a che giunse nei pressi di un fiume dove alcuni uomini erano seduti. Il primo a vedere Gesù fu Pietro. Gesù gli chiese "Quale è il tuo nome?". Egli rispose "Il mio nome è Pietro e (indicando un uomo anziano seduto li vicino) e quell'uomo anziano è mio padre." L'anziano uomo stava riparando una rete da pesca, Gesù fece subito amicizia con Pietro. Pietro si lamentò con Gesù "Siamo venuti a cercare del pesce fin da ieri, ma non abbiamo potuto trovarne." Gesù allora gli disse: "Vai in questo e quel posto e troverai una gran quantità di pesce." Gesù accompagnò i pescatori nel loro esercizio. Come predetto da Gesù essi poterono trovare moltissimo pesce. I barcaioli si chiesero "Come è grande Gesù!! Egli sa veramente tutto". Da quel momento in poi considerarono Gesù come il loro precettore.. Sebbene fosse giovane sia di età che di aspetto, era sicuramente anziano per quanto riguarda la saggezza. Quindi tutti loro seguivano meticolosamente le Sue parole. L'intera comunità dei pescatori trattò Gesù come il loro Maestro con grandissimo rispetto. Anche i più grandi Maestri in un primo momento possono sembrare normali esseri umani. Man mano che rivelano sé stessi la gente comprende la loro vera natura e si riunisce in grande numero intorno a loro. Lo stesso avvenne con Gesù. I pescatori poterono diventare ricchi con grandi quantità di pesce, con l'aiuto e la guida di Gesù. Man mano che divennero ricchi tra di loro nacquero delle gelosie. Essi si misero in competizione l'un l'altro nel cercare il Suo aiuto e la Sua guida. Alcune persone, tuttavia, divennero gelose della popolarità di Gesù e lo considerarono un loro nemico. Essi riferirono al capo dei preti che Gesù non aveva alcun potere miracoloso e che stava ingannando la gente. Gesù fu convocato e Gli fu chiesto come avesse potuto acquisire quei poteri. Gesù rispose " Tutto questo è volontà Divina". Gesù girava con i Suoi discepoli predicando la Sua dottrina di amore ed i Suoi principi morali. Gli venne chiesto: "Chi sei tu?" ed Egli rispose "Io sono Gesù". Irritati dell'attitudine e dagli insegnamenti di Gesù fu emanata una sentenza di morte contro di Lui. Egli avrebbe dovuto essere crocefisso. Il Governatore, che era una persona di cuore, tuttavia non voleva che la sentenza contro Gesù venisse eseguita. Egli affermò che Gesù era un grande e nobile uomo e avrebbe dovuto essere crocefisso senza avere commesso alcun errore. Egli disse a Gesù: "Tu sei un grande uomo. Questi uomini dal cuore di pietra stanno cercando di ucciderti senza alcuna ragione valida." Gesù rispose: "Sono felice che almeno tu hai compreso che sono una brava persona". Alla fine al momento della crocifissione, sua madre Maria gli si avvicinò e iniziò a piangere. Gesù la consolò dicendo "Perché mai piangi, Madre?. Il corpo è come una bolla di acqua. Lascia che facciano ciò che vogliono con questo corpo. Tu credi che questa gente sta tentando di uccidermi, Io non posso morire. Nessuno può uccidermi." Maria allora gli disse: "Non sei forse figlio di questo corpo?" Gesù rispose: Naturalmente!! IO sono in relazione a Te a livello fisico, come figlio, ma 'IO SONO IO' soltanto. Voi siete tutti come figli miei. Siete tutti Incarnazioni della Divinità". Così Gesù raggiunse il più alto livello di Spiritualità, avendo superato tutte le prove. Gesù non era solo un semplice forma umana. Egli è in verità l'Incarnazione del Divino Sé. Ma alcune persone, attualmente, non realizzano la Sua divinità. Anche in questi tempi alcune persone hanno fede nella Divinità mentre altre no. Alcuni esaltano la Divinità, mentre altri la criticano. Dipende tutto dalla loro fede. Se considerate un pietra Dio, automaticamente questa diventa Dio. Gesù fu sottoposto a parecchie prove e tribolazioni durante la sua vita. Egli divenne il Salvatore e il Messia dei poveri e dei derelitti, che aiutò in mille modi. Una volta mentre stava attraversando il deserto, una povera donna lo avvicinò per elemosinare un po di cibo. Egli le diede del pane dicendole "prendi". A chi gli chiedeva da dove venisse quel pane, rispose che era frutto della volontà Divina. Non c'è nulla di più grande della volontà Divina. Ogni cosa dipende dalla volontà Divina. Il principale dovere di un essere umano è realizzare la volontà di Dio e sottomettersi a quella volontà Divina. Coloro che sviluppano fede nella volontà di Dio sono protetti, mentre gli altri non lo sono. Quindi la fede è la base di ogni cosa. Oggi la gente è cieca perché ha smarrito entrambi gli occhi della fede. La Fede è la base per tutta la Creazione. Dove c'è Amore e fede ogni cosa potrà essere ottenuta. Quindi come prima cosa si deve sviluppare la fede. Molte persone hanno fede ma mancano di amore. La fede senza amore non serve a nulla. Fede e Amore devono essere assieme come poli che si attraggono di uno stesso magnete.

Incarnazioni dell'Amore!

Come prima e principale cosa sviluppate la fede. Non può esserci vita senza fede. Alcune volte la fede è detta "Sé" Senza "Sé" non potete aiutare gli altri. Solo quando c'è fede potete ottenere tutto nella vita. Anche oggi c'è molta gente che ha progredito parecchio nella vita con una ferma fede in Gesù. Alcune persone sviluppano fede quando i loro desideri vengono soddisfatti. Se i loro desideri non vengono soddisfatti perdono la fede. Questa attitudine non è una cosa buona. Mantenete ferma la vostra fede, indipendentemente dal fatto che i vostri desideri siano stati soddisfatti o no. Conservate attentamente la vostra fede. La fede può fare meraviglie. Può far vedere un cieco e parlare un muto. Non dubitate mai del grande potere della fede. Alcuni incidenti avvenuti in questo mondo possono scuotere la vostra fede in Dio. Ma se mantenete ben salda la vostra fede, potrete facilmente affrontare qualunque situazione. Perfino adesso alcune persone considerano questo corpo (indicando Sé stesso) come un uomo normale. Se così fosse come avrei potuto realizzare tante opere straordinarie? No, No! E' un errore pensare così. Questo corpo può sembrarvi una semplice entità fisica, ma questo è un errore della vostra visione, non Mio. C'è qualcosa di sbagliato nel vostro modo di vedere le cose, è un errore della vostra visione, non Mio. Quindi correggete la vostra visione e sviluppate la corretta percezione. Se voi siete a posto anche io lo sono. Voi siete tutti in Me. Questa è la Verità fondamentale. Io realizzo alcune cose, utilizzando voi come Miei strumenti... Infatti ho bisogno di alcuni strumenti per realizzare la Mia missione. Per questo vi ho plasmato come Miei strumenti (grande applauso). Insegnandovi conoscenza e saggezza vi sto sviluppando come Miei strumenti, Possiate quindi condurre una vita utile con ferma fede in Dio! Voi pensate che istruzione e titoli accademici possano aiutarvi a raggiungere un buon livello di vita. Questo modo di vedere non è del tutto corretto. Quante persone istruite ci sono in questo mondo? A che servono? Di fatto il mondo non trae alcun beneficio da una classe istruita. Da tali persone viene fatto più danno che bene. Più che l'istruzione la vita spirituale proteggerà una persona giorno dopo giorno. Senza una visione spirituale, tutta la vostra educazione e i vostri titoli sono solo tempo perso. Il loro valore è zero. Quindi riempite la vostra vita di devozione a Dio e sviluppate il modo di pensare "Io non sono questo corpo. Questo è solo un vestito che mi porto addosso. Dentro c'è Dio che guida la mia vita." Dio è in voi, con voi, sopra e sotto voi. Sviluppate un piena fede nella Divinità. Potrete allora ottenere tutto nella vita.

Cari Studenti!

Voi siete come frutti maturi. Ma i frutti devono contenere un succo dolce. Senza quel succo dolce, non possono essere considerati frutti. Dovete tutti avere il succo dolce dell'Amore. Se non c'è il succo dolce la gente assaggerà il frutto e poi lo getterà via. Quindi riempite il vostro cuore con il dolce succo dell'Amore. Qualunque sia il nome o la forma sviluppate fede in Dio. Dio ha molti nomi ma è uno solo. I Gioielli possono essere molti ma l'oro è sempre lo stesso. Non dovete mai perdere di vista quell'oro. Senza l'oro non potete fare alcun gioiello. Sviluppate la fede come la vostra principale qualità, indipendentemente dal fatto che questo dia il risultato che voi sperate. Aggiungete Amore a quella fede. "Io sono Te e Tu sei Me, Tu ed IO siamo UNO" Ekoham Bahusyam (L'UNO ha voluto diventare Molti). Chiunque realizzi questa UNITA' raggiunge una beatitudine totale. Ogni studente dovrebbe sviluppare fede in Dio. IO sono certo che gli studenti sono venuti qui non solo per acquisire istruzione e titoli accademici. Siete venuti qui per apprendere gli insegnamenti di Swami. Se seguirete tali insegnamenti con ferma fede in Swami, avrete successo in qualunque vostra realizzazione. Dovreste avere fede negli insegnamenti di Swami, amarli, adorarli e seguirli. A questo punto Bhagawan canta "Hari Bhajana Bina…." E poi continua il Suo discorso. Quando cantate i Bhajans sperimentate pace e felicità. Quindi fate continuamente Namasmarana nel vostro cuore. Potete non essere capaci di fare Japa, Dhyana e Yoga; ma fate comunque Namasmarana. Non c'è modo più diretto del Namasmarana per essere in contatto con Dio. Giovani, adulti anziani tutti dovrebbero fare Namasmarana. Quindi fatelo in continuazione, per tutta la vostra vita. Potete studiare ed acquisire titoli, ma contemporaneamente cantate i Bhajans. Non considerate Gesù com un comune mortale. Vedete Dio in Lui. Quante volte riferendovi a qualcuno dite "Egli è un uomo" oppure "E' una donna". No, No, questo non è il modo corretto di identificare uomini e donne. "Tutti siamo Uno, siate come tutti gli altri. Lord Krishna nella Bhagavad Gita ha dichiarato Mamaivamso Jeevaloke Jeevabhutha Sanathanah (L'eterna Atma in tutti gli esseri è una parte del Mio Essere. Voi siete tutti parte di Me. Voi ed IO siamo UNO. Non siete diversi da Me. Io sono in voi, con voi, intorno a voi, sopra e sotto voi. Sviluppate questo spirito di Unicità e conducete le vostre vite. Io spero di essere stato chiaro a sufficienza. Quando tornate la vostro posto non pensate che Swami è la, mentre voi siete qui. Pensate sempre " Egli è con Me, intorno a Me, sopra e sotto Me" Tutti siamo UNO.

sabato 20 dicembre 2008

L'unico Agente

Il post di oggi è tratto dal libro "Resurrezione e reincarnazione, nati per non rinascere" di Padre Charles Ogada, un sacerdote cattolico dell'Ordine dei Padri dello Spirito Santo che al momento insegna alla Scuola Sathya Sai di Ndola, in Zambia, diretta da Victor Kanu.

Namasté,
Mistico

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Se tirate via il filo, il tessuto si disfa! Che cos'è che rende un'azione buona o cattiva? In altre parole, che cos'è che fa sì che un'azione ci leghi? Se andiamo a fondo scopriremo che non è l'azione in se stessa ad essere buona o cattiva. A darle una connotazione o l'altra sono le circostanze in cui l'azione viene compiuta. Tali circostanze sono sette: chi, a chi, perché, quando, dove, che cosa, e come. Queste circostanze sono gli attributi della mente (o 'frutti' dell'azione) e solo essi rendono l'azione buona o cattiva. Per esempio, l'atto di orinare non ha niente di brutto in sé, ma se si compie questa azione in una chiesa o dentro il Mandir tutti urleranno al sacrilegio! Qui non è l'azione dell'orinare ad essere un problema, ma il "dove" viene fatto. Se fosse un bambino di un mese a fare la stessa cosa la gente non se la prenderebbe perché è cambiato il fattore "chi".

Dio è l'unico eterno Agente...

Il segreto dell'azione disinteressata (un'azione senza ego) consiste nella resa delle sette circostanze a Dio. Se diamo a Dio queste sette categorie mentali scopriremo che abbiamo dato l'intera mente a Dio. La prima è il "chi". Dovete sentire che Dio è Colui che compie l'azione. Dio è l'Agente. Dato che Dio è Colui che porta voi ed il vostro peso (e l' UNICO peso è il peso della mente) non è sciocco caricare il vostro cuore con questo peso? Il Saggio Ramana l'ha messa in un bellissimo modo: quel che deve accadere accadrà, qualsiasi cosa facciate per cercare di non farlo accadere. E quel che non deve accadere non accadrà, qualsiasi cosa facciate per cercare di farlo accadere. Sapendo che è così, abbandonatevi, e lasciate accadere ciò che deve accadere e non cercate di far accadere ciò che non deve accadere, altrimenti vi invischiate nell' infinita ruota del karma. Questa è l'ignoranza che lega l'uomo di nascita in nascita: il fatto di pensare di essere colui che fa succedere le cose. Dio è l'unico Agente ma non pretende di stare facendo nulla. L'uomo non fa niente ma pretende di stare facendo tutto. Si deve smettere di avere questa mentalità. Permettete all'Essere semplicemente di essere! Siate un CANALE di ciò che deve accadere! Non preoccupatevi di ciò che non deve succedere. In questo risiede la beatitudine della felicità, l'unione con l'anima. Lasciamo andare tutte le preoccupazioni della vita e gioiamo dell'eccitazione di cavalcare sulle ali della completa resa al Signore! È Dio a fare tutto! Voi non siete diversi da Dio. Rilassatevi! Ed è allora... che le cose cominceranno realmente a succedere! 
La seconda circostanza è: "a chi". Dobbiamo sentire che Dio è l'oggetto di ogni azione. Gesù disse: "Qualsiasi cosa farete ad uno di questi piccoli la starete facendo a Me!". Dato che noi e Dio siamo Uno e lo stesso, ne segue che qualsiasi cosa facciate a chiunque, voi la state facendo a voi stessi. Di qui la regola d'oro: "Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi." Realizzare che non esiste proprio nessun altro corrisponde ad acquisire la trascendenza mentale in cui non c'è più differenza fra 'chi ' fa e 'a chi ' si fa qualcosa. 
La terza circostanza è il "come". Dobbiamo sentire che Dio è il mezzo di ogni azione, è Colui che provvede! Dio è la Provvidenza. Al Suo tesoro non manca niente. Quando diamo a Dio il "come" di ogni azione le nostre vite diventano un flusso di miracoli divini e di sorprese! "Con Dio tutto è possibile" (Matteo 19:26). 
La quarta circostanza è il "perché". Dobbiamo sentire che Dio è il motivo di ogni azione e che ciò che motiva Dio è l'Amore che trascende la ragione e non conosce stagioni. Dobbiamo accettare tutto ciò che ci accade come un prezioso dono divino di Puro Amore inteso per il nostro miglior bene. In questo modo le nostre vite diventano una canzone divina di lode e ringraziamento. Nelle Sacre Scritture troviamo: "Ringraziate in tutte le circostanze perché questa è la volontà di Dio per voi in Cristo Gesù". (1 Thessalonicesi 5: 16)

'Siate padroni della vostra mente!
La quinta circostanza è il "quando". Dobbiamo sentire che il tempo di Dio è il migliore per ogni azione ed il momento di Dio è l' adesso. Dare a Dio il "quando" delle nostre vite significa vivere in quel silenzio del momento presente in cui sperimentiamo il Potere della Presenza di Dio che è Onnipresente. "Sii calmo e sappi: IO SONO" (Salmi 46: 10).
La sesta circostanza è: "dove". Dobbiamo sentire che Dio è la presenza di sottofondo di ogni azione. Dio è dappertutto! Noi viviamo e ci muoviamo IN LUI ed è in Lui che abbiamo il nostro essere (Atti 17:28).
La settima circostanza è: "che cosa?" Dobbiamo sentire che Dio non è solo Colui che Compie l'Azione ma anche l'oggetto materiale dell'azione. Dio non è solo l'orefice, è anche l'oro! Dio è la sostanza e l'essenza, è la somma ed il substrato. Dio è la totalità e anche noi siamo la pienezza da cui il Pieno si è separato per amare Sé Stesso. 
Queste sette circostanze di azione sono i fili con cui è stata tessuta la stoffa della mente. Quando questi fili scompaiono la mente non può continuare ad esistere ma finché detteremo a Dio il "chi", l' "a chi", il "perché", il "quando", il "dove", il "che cosa" ed il "come" delle nostre vite, la nascita e la rinascita saranno inevitabili, perché i fili verranno tessuti in sempre nuove stoffe. Elia non riuscì a vedere Dio (chi) nei 450 profeti di Baal. Non riuscì a vedere Dio in chi recepiva l'azione. Questo è il motivo per cui li trucidò decapitandoli. Per questo dovette rinascere per imparare la lezione spirituale che qualsiasi cosa facciamo agli altri lo stiamo facendo a noi stessi perché non esistono altri. Quando abbandoniamo la nostra mente a Dio, nella resa di queste categorie mentali stiamo distruggendo i veri e propri semi del peccato e della morte. Quando rimuoviamo i fili con cui è tessuta la stoffa, anche la stoffa scompare. Lo stesso accade quando operiamo la resa delle circostanze delle azioni. La cosa bella delle sette 'circostanze delle azioni' è che non abbiamo bisogno di operare la resa di tutte allo stesso tempo perché una volta che si rinuncia ad una circostanza tutte le altre cadono da sole. Se ci arrendiamo per il "chi", per esempio, il "che cosa", l' "a chi" etc. libereranno la strada in modo consequenziale. Se abbandoniamo la sensazione di essere noi ad agire - "Non più io, ma Cristo vive in me", come diceva San Paolo - allora tutto il resto delle categorie mentali sparirà. Se Dio è Colui che agisce (il 'chi') Egli sarà anche Colui che provvede (il 'come') e determinerà il 'quando', il 'dove', l' 'a chi' ed il 'perché'. Oppure se scegliamo di rinunciare al 'dove' e vivere nel silenzio in cui sperimentiamo l'essenza della Presenza di Dio scopriremo che la mente evaporerà automaticamente. La mente non può sopravvivere nel Silenzio dell' adesso! Lo stesso si applica a tutte le altre categorie mentali o circostanze delle azioni. Dato che esse sono intrinsecamente connesse, una volta che una viene distrutta le altre perdono il loro potere di legarci. Preghiamo per avere la Grazia di riuscire a dare le nostre menti a Dio.

lunedì 15 dicembre 2008

"Il regno di Dio è dentro di voi"

La maggior parte di ciò che leggerete in questo post è tratto dal libro di P. Yogananda "The second coming of Christ" libro secondo, discorso 61. Siccome la traduzione è fatta da me può non essere perfetta. :-)

Iniziamo citando Luca 17:20-21
Interrogato poi dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare gli sguardi; né si dirà: "Eccolo qui", o "eccolo là"; perché, ecco, il regno di Dio è dentro di voi»
Il Raja Yoga (di cui il Kriya Yoga è parte NDR), la via regala all'unione con Dio, è la scienza dell'effettiva realizzazione del regno di Dio che risiede dentro se stessi. Tramite la pratica delle sacre tecniche yoga di interiorizzazione ricevute durante l'iniziazione da un vero guru, uno può trovare il regno risvegliando i centri astrali e causali di forza vitale e consapevolezza nella colonna vertebrale e nel cervello che sono portali delle regioni celesti della consapevolezza trascendente. Uno che raggiunge un tale risveglio conosce l'onnipresente Dio nella sua natura infinita, e nella purezza della propria anima, ed anche negli ingannevoli mantelli delle forme e forze materialimutevoli.

Patanjali, il più famoso antico esponente del Raja Yoga dell'India, ha delineato otto passi da seguire per l'ascensione nel regno di Dio interiore.
  1. Yama, condotta morale: astenersi dal ferire gli altri (non violenza NDR), dalla menzogna, dal rubare, dall'incontinenza (sessuale NDR) e dalla cupidigia.
  2. Niyama: purezza di corpo e mente, contentezza in tutte le circostanze, autodisciplina, studio del Sé (contemplazione) e devozione a Dio.
    Questi primi due passi portano all'autocontrollo ed alla calma mentale.
  3. Asana: disciplinare il corpo così che esso possa assumere e mantenere una corretta postura per la meditazione senza fatica o inquietudine fisica o mentale.
  4. Pranayama: tecnica di controllo della forza vitale che calma il cuore ed il respiro e rimuove le distrazioni sensoriali dalla mente.
  5. Prathyahara: il potere della completa interiorizzazione mentale e quiete che risultano dal ritiro della mente dai sensi.
  6. Dharana: il potere di usare la mente interiorizzata per divenire totalmente concentrata su Dio in uno dei suoi aspetti (es. Luce, Suono dell'Om, Beatitudine, Amore, Pace ecc.. NDR) attraverso il quale egli si rivela nella percezione del devoto.
  7. Dhyana: una meditazione resa più profonda dall'intensità della concentrazione che da la concezione della vastità di Dio, i suoi attributi come manifestati nella sua espansione senza fine della consapevolezza cosmica.
  8. Samadhi, unione con Dio: la completa realizzazione dell'unità dell'anima con lo spirito.
Tutti i devoti possono trovare la porta al regno di Dio concentrandosi sull'occhio spirituale, il centro di consapevolezza cristica nel punto in mezzo alle sopracciglie. Lunghe e profonde meditazioni come insegnate da un vero guru permettono gradualmente di convertire la consapevolezza dal corpo materiale in quello del corpo astrale, e con le risvegliate facoltà della percezione astrale di intuire sempre più profondi stati di consapevolezza fino a quando uno raggiunge l'unità con la Fonte della consapevolezza. Entrando nella porta dell'occhio spirituale, uno lascia dietro tutti gli attaccamenti alla materia ed al corpo fisico e guadagna l'accesso all'infinitezza interiore del regno di Dio.

La pace interiore per prima sperimentata dal devoto in meditazione è la sua stessa anima; la più vasta pace che egli percepisce andando più in profondità è Dio. Il devoto che sperimenta l'unità con tutte le cose ha stabilito Dio nel tempio della sua percezione interiore infinita.

Nel tempio del samadhi, l'unità con la pace che è la prima manifestazione di Dio in meditazione, il devoto trova uno stato di sempre nuova beatitudine, una gioia che non diventa mai stantia. La beatitudine è uno stato molto più profondo della pace.

E' un peccato contro la natura divina del Sé pensare che non c'è possibilità di essere felici, di abbandonare ogni speranza di raggiungere la pace. L'infinita felicità e la pace sono a portata di mano, appena al di là dello schermo dell'ignoranza umana. Tutto quello che uno deve fare è voltarsi dall'oscurità del male e seguire la luce della divinità. La beatitudine è l'irrevocabile diritto divino di nascita di ogni anima.

La maggior parte dei principianti sul sentiero del regno interiore di Dio trovano che la loro meditazione è intrappolata nell'agitazione. Il devoto deve sfuggire tramite la perseveranza nella pratica yoga e nella devozione. L'abitudine di essere interiormente nella calma presenza di Dio deve essere sviluppata, così che giorno e notte questa consapevolezza rimanga costante. Ne vale la pena; in quanto vivere nella consapevolezza di Dio vuol dire liberarsi della schiavitù alla malattia, alla sofferenza ed alla paura. Il tempo speso nel perseguimento di cose materiali estranee è uno spreco delle preziose opportunità dell'uomo di conoscere Dio.

Il regno di Dio è dentro di te; Egli è dentro di te. Appena al di là delle tue percezioni, appena al di là dei tuoi pensieri, appena al di là dei tuoi sentimenti, Egli è.

Coloro che sono saggi non mancano mai il loro impegno giornaliero con Dio nella meditazione. Essi rendono lo struggente fine delle loro esistenze contattarLo. Tutti quelli che persistono con tale sincerità entreranno nel regno di Dio in questa vita; e risiedere in quel regno vuol dire essere eternamente liberi.

Concludo (io, Mistico) con un'ultima citazione del vangelo, Apocalisse 3:12
Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più.
Namasté,
Mistico

PS: dove c'è scritto NDR sono mie aggiunte per rendere più chiari alcuni concetti.

sabato 6 dicembre 2008

Il Gayatri mantra

Con il post di oggi vorrei parlarvi del Gayatri mantra, un famoso ed importante mantra indiano. Tutte le informazioni di seguito sono tratte da discorsi di Sai Baba a parte qualche parere personale dove indicato.

La Gayatri appare per la prima volta nei Rig Veda (iii/62/10):

Om Bhur Bhuva Svah
Tat Savitur Varenyam
Bhargo Devasya Dhimahi
Dhiyo Yo Nah Prachodayat

Il suo significato è il seguente:

Meditiamo sulla Gloria della Luce che illumina i tre mondi: grossolano, sottile e causale. 
Io sono quella energia vivificante, l'Amore, l'illuminazione radiante e la Grazia Divina dell'Intelligenza Universale. 
Preghiamo affinché la Luce Divina illumini le nostre menti.

Il triplice aspetto del Gayatri
Chi è Gayatri? Non è una dea, Gayatri è la madre dei Veda (Gayatri Chandasam matha). Gayantham thrayate ithi Gayatri: «Gayatri redime chi canta il Mantra». Gayatri è presente ovunque venga recitato il Mantra. Tuttavia Gayatri ha tre nomi: Gayatri, Savitri e Sarasvati.  Tutti e tre sono presenti in tutti. Gayatri rappresenta i sensi, ne è la padrona. Savitri è la padrona dell'energia vitale (prana). Molti indiani conoscono bene la storia di Savitri, che riportò in vita Satyavan, il marito defunto. Savitri significa verità. Sarasvati è la divinità che presiede alla parola (vak). Gayatri, Savitri e Sarasvati rappresentano la purezza nei pensieri, nelle parole e nelle azioni (trikarana shuddhi). Nonostante Gayatri abbia tre nomi, essi esistono tutti e tre in ciascuno di noi nella forma dei sensi (Gayatri), del potere della parola (Sarasvati) e dell'energia vitale (Savitri). Si dice che Gayatri abbia cinque volti, ragion per cui viene chiamata Panchamukhi. Esiste qualcuno al mondo che abbia cinque facce? No. Nel Ramayana si narra che Ravana avesse dieci teste. Se avesse avuto davvero dieci teste, come avrebbe fatto a stare sdraiato sul letto o a muoversi? Non è questo il profondo significato di tale descrizione. Gli vengono attribuite dieci teste perché egli padroneggiava i quattro Veda e i sei Shastra. Allo stesso modo, Gayatri viene descritta con cinque volti. Il primo volto è Om, o Pranava. Il Principio del Pranava rappresenta le otto diverse forme di ricchezza (ashta aisvarya). Il secondo volto è Bhurbhuvas-suvaha. Il terzo è Tat-Savitur- varenyam ed il quarto è Bhargo devasya dhimahi. Il quinto volto è dhiyo yo nah prachodayat. Se il Mantra Gayatri viene inteso a questo modo, si comprenderà che tutti e cinque gli aspetti di Gayatri sono dentro ciascuno di noi.

Il potere del mantra Gayatri
Il Mantra Gayatri comprende tutti e tre gli elementi che figurano nell'adorazione di Dio: descrizione, meditazione e preghiera. Le prime nove parole del Mantra rappresentano gli attributi del Divino: Om Bhur-Bhuvah-Suvah Tat Savitur Varenyam Bhargo Devasya. Dhimahi riguarda la meditazione (dhyana). Dhiyo yo nah Prachodayath è la preghiera al Signore. Il Mantra è, quindi, una preghiera a Dio affinché ci conferisca tutti i poteri e talenti. La Gayatri allevia ogni malattia (Sarvaroganivarini Gayatri). La Gayatri tiene lontana ogni sofferenza (Sarvaduhkha parivarini Gayatri).
La Gayatri appaga ogni desiderio (Sarvavancha phalasri Gayatri). La Gayatri elargisce tutto ciò che è benefico. In chi canta il Mantra Gayatri si manifesteranno vari tipi di potere. Ne consegue che il Mantra Gayatri non dev'essere trattato con superficialità. Nel nostro processo della respirazione è radicato il suono della Gayatri e quel suono ci ricorda la nostra vera forma. Nel processo della respirazione ci sono l' inspirazione e l'espirazione. Nello Yogashastra il termine per indicare l'inspirazione è purakam, mentre l'espirazione viene chiamata rechakam. 'Trattenere il respiro' si dice kumbhakam. Quando l'aria viene inalata, il suono prodotto è so-o-o; quando viene esalata il suono è ham-m-m. So-ham, So-ham... So è "Tat" (Quello) e Ham significa "io": Io sono Quello, Io sono Divino. Ogni respiro lo proclama, e i Veda hanno dichiarato la stessa cosa negli aforismi seguenti: Tat tvam asi (Tu sei Quello), Aham Brahmasmi (Io sono Dio) e Ayam Atma Brahma (Questo Atma è Dio). Non immaginate che Dio sia in qualche luogo lontano da voi: Egli è dentro di voi. Voi siete Dio. La gente vuol vedere Dio. Le Scritture dicono: 'La Verità è Dio; la Saggezza è Dio' (Satyam jnanam anantham Brahma). L'una e l'altra sono presenti ovunque e trascendono le categorie del tempo e dello spazio. La Verità, infatti, è ciò che continua ad aver valore in ogni istante del passato, del presente e del futuro. Questa Verità è Gayatri. La Gayatri, dunque, è l'abitante del cuore. Hridaya (cuore) contiene la parola daya, che significa compassione. In ogni cuore c'è compassione, ma nella vita concreta qual è il livello della sua manifestazione? Minimo. Non c'è istante che non sia contrassegnato dalla rabbia, dalla gelosia, dall'orgoglio e dall'odio. Queste qualità malvagie non sono naturali nell'uomo, sono anzi in contrasto con la natura umana. È stato affermato che una persona che si basa interamente sulla mente è un demone, chi si basa sul corpo è un animale e chi fa affidamento sullo Spirito o Atma (il Sé) è divinamente dotato. Chi fa assegnamento sul corpo, sulla mente e sull'Atma è un essere umano: l'umanità è la combinazione di corpo, mente e Spirito. L'uomo deve compiere ogni sforzo per ascendere fino al Divino, non per discendere verso il livello demoniaco o animale. Da oggi in poi i genitori devono insegnare ai loro figli delle storie che contengano una morale. Voi tutti sapete in quale condizione caotica versi il mondo oggi. Disordini e violenza dilagano ovunque e non si riesce più a trovar pace e sicurezza in nessun luogo. Dove si può trovare la pace? Dentro di noi. Lo stesso dicasi per la sicurezza. Che fare per eliminare l'insicurezza e per garantirci la sicurezza? [Si deve] rinunciare ai desideri. Questo, nel linguaggio degli Indiani antichi veniva definito vairagya (rinuncia agli attaccamenti). Questo non vuol dire che bisogna abbandonare casa e famiglia per ritirarsi nella foresta. Si tratta di ridurre le esigenze. Se sei un capofamiglia, circoscrivi i tuoi desideri alle necessità familiari; se sei uno studente, applicati totalmente agli studi; se sei un professionista, adempi ai doveri del tuo stato. Non indulgere in eccessi di alcun genere. [...] Nella recita del Mantra Gayatri si dovrebbe far mente locale sul fatto che tutto è in ciascuno di noi e sviluppare, quindi, fiducia nel Sé. L'uomo d'oggi è tormentato da un gran numero di ansie perché non si fida del proprio Sé. L'aspirante sul sentiero spirituale è obbligato a misurarsi con le preoccupazioni e le difficoltà per via dei 'sei nemici': la lussuria, l'ira, l'avidità, l'infatuazione, l'orgoglio e l'invidia. Egli deve vincerli. [...] L'essere umano è essenzialmente divino, ma tende a dimenticare la propria divina origine. Il Mantra Gayatri è sufficiente a proteggere la persona che lo canta, poiché esso incarna tutte le potenze divine. È un requisito che non deve mancare ai giovani, perché assicura loro un futuro brillante e fausto. I giovani studenti sono i cittadini e i governanti del domani; perciò essi devono sviluppare pensieri puri e nobili. Anche i genitori dovrebbero nutrire ed incoraggiare una simile crescita. [...] Cantate la Gayatri il più spesso possibile. Se la cantate quando fate il bagno, esso ne verrà santificato. Cantatela pure prima dei pasti e il cibo diverrà un'offerta a Dio. Sviluppate devozione per Dio con tutto il cuore!
[Bhagavan Sri Sathya Sai Baba, dal Discorso Divino del 30.09.1981, Prasanthi Nilayam; Ed.Sathya Sai Books and Publications Trust, Prasanthi Nilayam]

Che cosa è la Gayatri
La Gayatri (la preghiera vedica per illuminare l'intelletto) è la preghiera universale contenuta nei Veda (Conoscenza Divina), le più antiche Scritture Sacre. Essa è diretta alla Divinità immanente e trascendente, a cui è stato dato il nome di 'Savitha', che significa 'Ciò da cui tutto è nato'. [DD del 20-6-1977]
Gayatri è Annapurna, la Madre, la Forza che sostiene ed anima tutta la vita. Perciò, non ignoratela. [ DD del 20-6-1977]
La Gayatri (la preghiera Vedica per illuminare l'intelletto) è un Mantra sacro che dimostra l'unità esistente dietro la molteplicità nella Creazione. È attraverso il riconoscimento di questa unità che possiamo comprendere la molteplicità. L'argilla è una, anche se i vasi fatti con essa hanno diverse forme e dimensioni.  L'oro è uno, sebbene i gioielli d'oro abbiano molte forme. L'Atma (il Sé Divino) è uno, sebbene le forme incarnate in cui Esso risiede siano molte. Quale che sia il colore della mucca, il latte è sempre bianco.  [DD del 17-3-1983]

Che cosa fa la Gayatri per voi
La Gayatri è considerata l'essenza dei Veda. 'Veda' significa 'Conoscenza', e la Gayatri è una preghiera che nutre e rende più acuta la facoltà che permette di assimilare tale Conoscenza. Infatti le quattro dichiarazioni di base (mahavakyas) contenute nei quattro Veda si trovano nel Mantra Gayathri, che vi è stato dato come un terzo occhio per rivelarvi la visione interiore mediante la quale potete realizzare Brahman. [DD del 20-6-1977]
La Gayatri vi proteggerà da qualsiasi pericolo o danno ovunque vi troviate - in viaggio, sul lavoro o a casa. Gli occidentali hanno fatto delle ricerche sulle vibrazioni prodotte da questo Mantra ed hanno scoperto che quando esso viene recitato con accento corretto, come descritto nei Veda, l'atmosfera circostante diventa visibilmente illuminata. Durante il canto del Mantra lo splendore del Divino (Brahmaprakasha) discende su di voi ed illumina il vostro sentiero. Alla fine ripetete anche 'Shanti' tre volte, perché tale ripetizione conferirà la pace alle tre entità in voi: corpo, mente ed anima. [DD del 20-6-1977]
È essenziale che recitiate la Gayatri almeno tre volte al giorno: al mattino, a pranzo ed al pomeriggio. Questo servirà a ridurre gli effetti delle azioni sbagliate che si fanno ogni giorno. È come pagare la merce in contanti invece di comprarla a credito perché non c'è accumulo di debito karmico (risultato delle azioni), in quanto ogni karma (azione) della giornata viene pagato per quello stesso giorno mediante la recitazione della Gayatri. [DD del 17-3-1983]
Brahmaprakasha, lo splendore del Divino, discenderà su di voi ed illuminerà il vostro intelletto ogniqualvolta canterete questo Mantra. [DD del 20-6-1977]
Gayatri dà sollievo in tutte le malattie (Sarva roga nivaarini Gayatri). [DD del 23-8-1995]
Gayatri protegge da tutte le sofferenze (Sarva dhukha parivarini Gayatri). [DD del 23-8-1995]
Gayathri esaudisce tutti i desideri (Sarva vancha phalashri Gayatri). [DD del 23-8-1995]
Gayatri conferisce tutti i benefici. [DD del 23-8-1995]
Se questo Mantra viene cantato, emergeranno in chi lo canta molti tipi di poteri. Quindi, non trattatelo con superficialità. [DD del 23-8-1995]
L'atteggiamento della resa aumenterà in noi se reciteremo la Gayatri con regolarità. [DD del 17-3-1983]
Come l'alba dopo la notte, il Mantra Gayatri dissolve l'oscurità dell'ignoranza: Dhiyoyonah prachodayaath. I raggi del Mantra Gayatri illuminano la mente e l'intelletto e promuovono la Conoscenza, la Saggezza e la discriminazione. [DD del 17-3-1983]
La Gayatri ha il potere sottile di rimuovere le tendenze cattive e di impiantare abitudini virtuose. La Gayatri promuove l'acquisizione dell'Energia di Dio (Daivasakthi). [DD del 25-2-1965]
Se cantate il Mantra Gayatri con tutto il cuore non avrete mai difficoltà nella vita [DD del 10 febbraio 2000]

Quando dovete recitarla
Non abbandonate mai la Gayatri; potete ignorare o lasciar perdere qualsiasi altro Mantra ma dovete recitare la Gayatri almeno alcune volte al giorno. [DD del 20-6-1977]
Non cantate stupide e devianti canzoncine da film, recitate invece la Gayatri. Quando fate il bagno il corpo viene ripulito; ripulite anche la mente e l'intelletto. Prendete l'abitudine di ripeterla mentre fate il bagno così come prima di ogni pasto, quando vi svegliate dal sonno e quando andate a letto. E ripetete 'shanti' tre volte alla fine, perché tale ripetizione conferirà la pace alle tre entità in voi: corpo, mente ed anima. [DD del 20-6-1977]
Cantate la Gayatri al mattino, a mezzogirono e a sera. Voi fate così tante cose, perché non cantare anche la Gayatri? Vi benedico tutti affinché possiate santificare la vostra vita a questo modo, rendendola utile e piena di significato. [DD del 6-5-1995]
È essenziale recitare la Gayatri almeno tre volte al giorno al mattino, a mezzogiorno e alla sera. [DD del 17-3-1983]
La Gayatri è un tesoro da custodire per tutte le vostre vite. [DD del 20-6-1977]
La Gayatri recitata mentre si fa il bagno significa che Le state offrendo le vostre abluzioni. [DD del 17-3-1983]
Se la Gayatri viene recitata prima di mangiare, il cibo viene santificato e diventa un'offerta alla Divinità. [DD del 17-3-1983]
Fornire calorie allo spirito è un processo altrettanto necessario di quello del fornire calorie al corpo. Colazione, pranzo e cena, adorazione mattutina, di mezzogiorno e serale: sono tutt'e sei essenziali. [DD del 25-2-1965].
Il Saggio Visvamithra descrisse il Mantra Gayatri come 'una droga sottile per l'aspirante spirituale'. Essa dev'essere venerata perché risveglia il vostro intelletto (buddhi) e vi conferisce discriminazione (viveka) intelletto discriminante (vichakshana) e distacco (vairagyam), che sono i tre tratti che distinguono gli esseri umani, elevandoli molto al di sopra della sfera degli altri animali. La Gayatri ha anche il potere sottile di rimuovere le cattive tendenze e di impiantare abitudini virtuose. [DD del 17-3-1983]


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Personalmente trovo questo mantra molto potente e bello. Conferisce davvero protezione e vi esorto ad usarlo quando avere brutti sogni o quando vi succede qualcosa di spiacevole in astrale. Certamente anche altre preghiere di altre tradizioni religiose possono essere abbastanza efficaci ma questa è davvero particolare. E' ottimo anche da usare mattina e sera appena svegliati e mentre ci si sta addormentando in quando purifica la mente ed eleva la coscienza. Ricordo inoltre che i mantra si possono ripetere anche solo mentalmente quando non è possibile ripeterli a voce.

Per la corretta pronuncia del mantra e per godere del Gayatri cantato da Swami vedete il video sotto.

Namasté,
Mistico