venerdì 30 ottobre 2009

Karma – La legge della giustizia cosmica

Con il post di oggi vorrei condividere con voi queste parole di Yoganandaji sul tema del karma.
Siamo noi, con il nostro libero arbitrio, ad essere gli artefici del nostro destino! ;)
La traduzione è fatta da me quindi potrebbe non essere perfetta.

Namasté,
Mistico

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Il karma è la legge dell’azione o giustizia cosmica, basata sulla causa e l’effetto. Qualunque tua azione, buona o cattiva, ha uno specifico effetto sulla tua vita. Gli effetti delle azioni di questa vita rimangono immagazzinati nel subconscio; quelli portati da esistenze passate sono nascosti nella supercoscienza, pronti come semi a germinare sotto l’influenza di un ambiente adatto. Il karma decreta che quello che uno semina deve inevitabilmente raccogliere.
Tutti gli eventi nelle vite degli uomini sono governati dall’inesorabile legge di causa ed effetto. La legge dell’azione o karma non è fatalismo. Il gentile ed onnipresente Dio non ti punisce o premia mai, poiché ti ha già dato il potere di punirti o premiarti per mezzo dell’uso o misuso della tua stessa ragione e volontà. Sei tu che trasgredisci le leggi della salute, prosperità o saggezza e punisci di conseguenza te stesso con cattiva salute, povertà o ignoranza.
Negli anni passati hai probabilmente sofferto a sufficienza. E’ tempo adesso di liberarti dalla prigione delle tue abitudini indesiderabili. Poiché tu sei il giudice, nessuna prigione di sofferenza, povertà o ignoranza può trattenerti se vuoi liberarti. Tutto quello che dovete fare è pronunciare le parole: “Sii tu libero,” affinchè il carceriere delle cattive convinzioni obbedisca al tuo comando e ti liberi.
Sotto maya o delusione cosmica, la ragione e volontà dell’uomo sono sepolte sotto il suolo dell’ignoranza. Essere tentati è naturale, ma essere in grado di vincere la tentazione è grande, ed è libertà, poiché allora tu sei guidato solo dalla liberà volontà e dal libero arbitrio.
Non scoraggiarti intrattenendo i pensieri di essere un peccatore e che Dio non verrà mai a te. In tal modo paralizzerai la tua volontà. Il peccato è una delusione temporanea, e quello che è fatto è finito. Non ti appartiene più, ma non devi commettere lo stesso errore di nuovo.
Nega il karma. Troppe persone interpretano male il significato di karma adottando un’attitudine fatalistica. Non devi accettare il karma. Se io ti dico che c’è qualcuno dietro di te pronto a ferirti poiché una volta lo hai colpito, e mitemente dici, “Bene, è il mio karma,” e aspetti che lui ti colpisca, certamente prenderai un colpo! Perché non provi ad ammorbidirlo? Rendendolo pacifico puoi ridurre il suo rancore e rimuovere il suo desiderio di colpirti.
Quando realizzi te stesso come un figlio di Dio, che karma possiedi? Dio non ha karma e tu non ne hai nessuno quando conosci di essere Suo figlio. Ogni giorno dovresti affermare, “Io non sono un essere mortale; Io non sono il corpo. Io sono un figlio di Dio.” Questo vuol dire praticare la presenza di Dio. Dio è libero dal karma, tu sei fatto a sua immagine e quindi anche tu sei libero dal karma.
Il miglior modo per bandire la consapevolezza della tua debolezza è non pensarci, altrimenti saresti sopraffatto. Porta la luce dentro, e l’oscurità non sarà mai esistita. In questo pensiero c’è una delle più grandi ispirazioni della mia vita. Se la luce è fatta entrare dentro una grotta dove l’oscurità è esistita per migliaia di anni, l’oscurità svanirà istantaneamente. In questo modo svaniranno i nostri sbagli e debolezze quando facciamo entrare la luce di Dio. L’oscurità dell’ignoranza non può più entrare.
Questa è la filosofia di vita che noi dovremmo vivere. Non domani, ma oggi, questo minuto. Se una persona è sufficientemente determinata e medita molto, egli può distruggere tutto il cattivo karma delle sue vite passate in questa singola vita. Le persone soffrono degli effetti a lungo termine delle loro azioni passate ignoranti perché non usano gli antidoti che sradicheranno le tendenze nascoste che derivano da quelle azioni.
Siamo fatti a immagine di Dio. Noi siamo eternamente gli stessi, come Dio è. L’ignoranza non è la nostra vera natura. Essa deriva dal cattivo uso del libero arbitrio dell’anima. Essa può essere rimossa istantaneamente o in pochi anni seguendo il giusto insegnamento.
La Self-Realization fellowship insegna tecniche durature ed efficaci per accelerare l’evoluzione dell’uomo. Il fuoco della profonda e costante meditazione cauterizza i solchi del cervello che mantengono i ricordi delle cattive tendenze karmiche delle vite passate, e quindi supera il loro male nascosto.
Poiché tutti gli effetti o semi delle nostre azioni passate, il nostro karma, possono essere distrutti arrostendoli nel fuoco della meditazione, della concentrazione, della luce della supercoscienza, e delle giuste azioni, non esiste più nulla di simile alla sorte. Tu crei il tuo destino. Dio ti ha dato l’indipendenza e tu sei libero di scacciare il Suo potere o lasciarlo entrare.
Tu hai più forza di superare le difficoltà rispetto ai problemi stessi da superare. Tu puoi porre rimedio ai tuoi sbagli poiché Dio ti ha donato ragione e volontà. Per prima cosa devi pacificare la tua mente; in seguito mantenere la tua volontà costante al tuo obiettivo fino a quando è completato. Disciplina te stesso per sviluppare i tuoi poteri dormienti. Reclama la tua divinità! Unisci la tua consapevolezza con Dio, e ricevi le benedizioni direttamente dalle Sue mani.

sabato 17 ottobre 2009

Come affrontare le esperienze

Affrontiamo le esperienze della vita in tre modi diversi:

1) Cerchiamo di fuggire dalla situazione,

2) Cerchiamo di cambiare le circostanze credendo che quel cambiamento possa risolvere tutti i nostri problemi;

3) Ci lamentiamo delle circostanze ed in qualche modo procediamo.

Non possiamo evitare i problemi fuggendo da loro; in effetti, questi problemi possono anche raddoppiare. Amma ricorda una storia. C’era un uomo che aveva ricevuto la notizia che suo zio stava per andare a fargli visita. Decise di andarsene da casa perché suo zio, che era un soldato, amava raccontare ininterrottamente per ore storie di guerra. Non volendo sprecare tutto quel tempo, il nipote si allontanò imboccando un sentiero dietro casa, ma mentre camminava lungo il viottolo, improvvisamente vide lo zio sullo stesso sentiero, in direzione opposta! Non appena gli occhi caddero sul nipote, lo zio si fermò ed iniziò a parlare. La conversazione si protrasse a lungo, proprio lì sul sentiero. Dopo un po’ il nipote aveva molto caldo e molta sete ed i piedi gli dolevano, ma in quel luogo non c’era acqua disponibile, nessun albero ombroso e nessuna panchina ove sedersi. Si rese conto che, se fosse rimasto a casa, sarebbe stato ora all’ombra, comodamente seduto con suo zio e con tanta acqua da bere a disposizione. Questa storia ci mostra che, se cerchiamo di fuggire dalle situazione, le stesse possono causarci il doppio dei problemi.

Il secondo modo consiste nel cercare di cambiare l’ambiente circostante. In una certa casa non c’era alcuna pace. I membri della famiglia pensarono che ci fosse qualcosa di sbagliato nella casa: “Forse dovremmo abbatterla e ricostruirla. O dovremmo acquistarne un’altra? O forse abbiamo bisogno di comperare una nuova televisione ed altri oggetti e decorare la casa. Potremmo installare un condizionatore d’aria”.

Niente di tutto questo risolverà i problemi. Ci sono persone che non riescono a dormire anche nel lusso di una camera con aria condizionata e devono prendere dei sonniferi. Il motivo è che i problemi sono nella loro mente. La spiritualità è l’arte di “condizionare” la mente. I problemi della vita non scompaiono apportando solo qualche cambiamento nel nostro ambiente circostante. Ciò non significa che non dobbiamo intervenire sulle condizioni ambientali esterne. Amma sta dicendo che bisogna cambiare anche la nostra struttura mentale. Questo è ciò che ci insegna la spiritualità. Mutare l’ambiente esterno non mette fine alle difficoltà.

Una coppia era solita litigare continuamente. Infine non poterono più vivere insieme e divorziarono. Dopo qualche tempo entrambi si risposarono, ma presto ciascuno di loro scoprì che aveva semplicemente sposato il coniuge precedente in forma diversa! Le persone erano nuove, ma la loro mente era rimasta la stessa. Fino a quando non trasformeremo la nostra mente, non ci libereremo dai problemi mutando le condizioni esterne.

Il terzo modo di trattare le situazioni difficili nella vita è lamentarsi delle circostanze ed andare avanti. Una persona che ha male allo stomaco si lamenta in casa con tutti: “Mamma! Papà! Mi fa male lo stomaco! Fratello, sorella, non riesco a sopportare questo dolore!” Alla fine tutti quelli che si troveranno vicino a quella persona avranno anche loro male allo stomaco. Continuando a lagnarci dei nostri problemi finiamo col distruggere anche la pace degli altri.

Ma c’è pure un quarto modo. Si possono superare le situazioni difficili modificando la nostra condizione mentale. Questa è l’unica via per trovare veramente la gioia. Non è possibile trasformare completamente l’ambiente esterno perché si adatti ai nostri bisogni, abbiamo quindi bisogno di modificare lo stato della nostra mente per adeguarci all’ambiente. Solo la spiritualità ci può aiutare a farlo.

E’ qui che i testi spirituali acquistano rilevanza. Cosa mostrò il Signore Krishna ad Arjuna? Krishna non intervenne sulle circostanze esterne, ma trasformò lo stato mentale di Arjuna. Se avesse voluto, avrebbe potuto creare un tornado o un diluvio, distruggendo il malvagio Duryodana ed i suoi seguaci, usare qualsiasi modo metodo per annientarli, assicurare qualsiasi cosa ai Pandava. Krishna aveva il potere di farlo. Invece non agì sulle circostanze esterne, cambiò piuttosto l’atteggiamento di Arjuna verso il mondo, gli insegnò a capire la natura dell’esistenza e come affrontare ogni cosa nella vita. Abbiamo bisogno di espandere la mente in modo tale da poter pregare per la pace e l’armonia del mondo intero.

Ricordate l’episodio del Ramayana in cui il Signore Rama entrò nella sala dove Sita stava per scegliere il marito. Non appena la mente di Mithila vide Rama, incominciò a pregare: “Com’è bello e forte, ed è benedetto con tutte le sue qualità! O Dio, ti prego, dagli la forza di tendere quell’arco!” Mentre Rama entrava nella sala, tutti i re, là riuniti con la speranza di vincere la mano di Sita, incominciarono mentalmente a maledire Rama: “Perché è venuto qui adesso? A causa sua perderò la mia occasione? Se solo se ne andasse!” E quando Sita vide Rama, implorò: “O Dio, perché hai fatto un arco così pesante? Potresti alleggerirlo un po’?” La sua era una preghiera per cambiare le circostanze.

Ma la supplica degli abitanti di Mithila era la più giusta poiché essi avevano l’atteggiamento corretto. Non chiedevano che le circostanze mutassero, ma si raccomandavano dicendo: “Dai a Rama la forza per tendere quell’arco!” In modo simile, in ogni situazione, dobbiamo pregare solo di avere il coraggio di affrontarla. La nostra preghiera, infatti, non deve essere infantile.

Un ragazzo andò in un tempio a pregare: “O Dio fa che la Cina sia la capitale dell’America!” Una persona vicina lo udì e gli chiese: “Perché domandi questo, ragazzo?”. E lui rispose: “Ho scritto nel mio esame che la capitale dell’America è la Cina, ma ho sbagliato. Così prego Dio di fare diventare giusta la mia risposta!”.

Questo è infantile. Non dobbiamo coltivare un atteggiamento puerile, ma sviluppare piuttosto l’innocenza ed il cuore di un bambino. La puerilità è mancanza di discriminazione ed è segno di immaturità. Immaginate di prendere lezioni di nuoto: se il vostro istruttore stesse sempre vicino a voi, non imparaste mai a nuotare da soli.

Abbiamo bisogno di trovare la forza in noi stessi per sopravvivere in qualsiasi circostanza ci si trovi nella vita, e l’unico modo per riuscirci è cambiare la nostra condizione mentale. Non sprecate la vostra esistenza lamentandovi delle incapacità a cambiarle. Ci sono persone che viaggiano in auto da sogno, ma a che serve possedere una simile auto se la nostra mente non trova pace?

Non basta agire sulle condizioni esterne, ci sono persone che si suicidano nelle loro camere climatizzate. Se invece cambiamo il nostro modo di pensare, possiamo affrontare ogni evento con un sorriso.

Piuttosto che fare affidamento sul sostegno degli altri, dobbiamo sviluppare la fede in noi stessi: solo allora troveremo conforto e soddisfazione. Cominciamo quindi a cambiare il nostro attuale atteggiamento mentale. Che questa sia la nostra preghiera!

Parole di Amma.

Namasté,
Mistico

venerdì 2 ottobre 2009

Creare la coscienza della prosperità p4

Ecco la quarta ed ultima parte sul tema della prosperità sulla base degli insegnamenti di Yoganandaji. Il blog andrà in pausa per due settimane.

Namastè,
Mistico

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Sintonizzati sull'infinito potere di Dio
La direzione moderna è di usare la religione e Dio come “esche” per la mera salute, prosperità e felicità materiale. Uno dovrebbe cercare Dio per primo, per ultimo e tutto il tempo, non per i suoi doni ma per il proprio fine ultimo. Allora egli troverà, nell’abbondanza dell’amore di Dio, tutto il resto che egli desidera. “Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.” Nell’unità con Dio l’uomo trova la soddisfazione di tutti i desideri del cuore.
Come un risvegliato “figlio di Dio”, l’uomo può giustamente domandare al suo amorevole Padre, salute, prosperità o qualunque altra cosa di cui hai bisogno. Prima di scoprire Dio, le persone normalmente vogliono i giochi delle cose materiali; dopo averLo trovato, tuttavia, anche i più grandi desideri materiali diventano insipidi, non attraverso l’indifferenza, ma attraverso la comparazione con la beatitudine di Dio onnisoddisfacente che spegne ogni desiderio. Molte persone si sforzano senza successo per un fine materiale per tutta le loro vita, fallendo di realizzare che se essi avessero messo un decimo della loro concentrazione usata nel cercare le cose mondane in uno sforzo per trovare Dio per primo, essi avrebbero allora avuto la soddisfazione di non solo alcuni ma di tutti i desideri del loro cuore.

Se hai nella tua consapevolezza il desiderio di compiacere Dio sopra ogni cosa, Egli si prenderà cura di te. Se mediterete e sinceramente pregherete Dio, lo troverete, e vi porterà tutta la prosperità di cui avete bisogno.
Usate la legge della meditazione. E’ la legge di tutte le leggi, perché porta risposta dal Potere dietro tutto il potere. Tale potere funzionerà per voi come sempre ha funzionato per me. Affermo queste verità dalla mia stessa esperienza. Tale potere di Dio sta lavorando anche con voi. Vedrai che è così se hai fede e conosci che la prosperità viene non da fonti materiali ma da Dio.

Pratica la gratitudine e il ringraziamento
Il ringraziare e lodare aprono nella tua consapevolezza il modo affinché la crescita spirituale e le provviste vengano a te. Lo spirito spinge se stesso fuori in una manifestazione visibile appena un canale è aperto attraverso il quale Egli possa fluire. Devi essere grato per tutte le cose tutto il tempo. Realizza che tutto il potere per pensare, e parlare, e agire vengono da Dio, e che Egli è con te adesso, guidandoti ed ispirandoti.

Ogni giorno dovrebbe essere un giorno di ringraziamento per i doni della vita: luce del sole, acqua ed i saporiti frutti e verdure che sono doni indiretti del Grande Donatore. Dio ci fa lavorare affinchè noi possiamo meritare di ricevere i Suoi doni. L’Uno autosufficiente non ha bisogno dei nostri ringraziamenti, sebbene sinceri, ma quando Gli siamo grati la nostra attenzione è concentrata, per il nostro più alto beneficio, sulla Grande Fonte di tutti i rifornimenti.

Apri i tuo occhi e vedi il bene che possiedi adesso, e dopo mantieniti attento e vivo per riconoscere ciascuna nuova manifestazione come viene a te. Parla con devozione al Padre e ringraziaLo per tutte le cose buone della vita. Egli è sempre con te, e nulla può interferire con il successo se riconosci il divino Potere dentro di te.