mercoledì 29 ottobre 2008

Ostacoli da superare per crescere velocemente sul sentiero spirituale

Con il post di oggi vorrei soffermarmi su alcuni ostacoli e comportamenti che vanno evitati e superati al fine di accelerare la nostra evoluzione spirituale. Buona parte di quanto leggerete è preso ed ispirato dagli insegnamenti di Roy Eugene Davis, discepolo diretto di P. Yogananda.

Il raggiungimento della Meta finale e quindi l'identificazione con la nostra essenza interiore di "Sat, Chit, Ananda" ovvero sempre nuova e sempre cosciente eterna beatitudine non è qualcosa che va raggiunto ed ottenuto con sforzo, come ad esempio un povero che fa di tutto per diventare ricco, ma è una condizione naturale della nostra anima che già ci appartiene. Per raggiungere questa condizione naturale di consapevolezza non bisogna aggiungere nulla alla nostra interiorità ma solo eliminare tutto quello che impedisce ad essa di manifestarsi pienamente permettendo una rapida crescita spirituale.

Il sentiero spirituale è, in essenza, un processo di purificazione interiore in modo che la nostra consapevolezza non sia più ottenebrata dall'illusione della separazione con l'Assoluto ma ricordi la sua vera natura. Per far ciò è importante eliminare tutti quegli ostacoli e condizioni mentali che sporcano il "diamante" della nostra anima, impedendo di fargli riflettere "la luce del Sole".

Vediamo quali sono questi ostacoli al sentiero spirituale:
  • Forte identificazione con un errato senso di identità di sé. Finché penseremo di essere separati da tutto il resto della creazione e finché ci identificheremo con il nostro corpo o con la nostra mente eternamente mutevoli, non riusciremo a percepire la nostra identità di anime immortali ed immutabili. "Chi sono io?" è la domanda che dovremmo porci. Bisogna comprendere che corpo e mente sono solo strumenti di azioni e manifestazione nella realtà di sogno di Dio. Noi siamo pure unità di consapevolezza, frammenti dell'unica realtà onnipervadente. Questa verità va sperimentata grazie al servizio disinteressato, il karma yoga, grazie alla devozione a Dio, il bhakti yoga, e grazie alla meditazione.
  • Essere soddisfatti di stati mentali e di consapevolezza ordinari. Quando si aspira ad essere più consapevoli della nostra realtà interiore dovremmo cercare di liberarci da attitudini mentali, comportamenti e stati di consapevolezza ordinari che possono ostacolare la nostra rapida crescita interiore. Una forte identificazione con i sensi, atteggiamenti capricciosi o possessivi, ad esempio, non sono benefici per la crescita spirituale e la ostacolano.
  • Condizioni psicologiche disabilitanti. Conflitti subconsci irrisolti, stati mentali confusi, tendenze o comportamenti distruttivi, relazioni personali non armoniose o circostanze ambientali oppressive sono di ostacolo alla nostra crescita. Un benessere psicologico è fondamentale per una vita equilibrata ed una progressiva crescita spirituale.
  • Uno stile di vita disordinato. Mancanza di chiari e definiti scopi e aspirazioni, una inadeguata pianificazione, mancanza di decisione, il lasciarsi distrarre dalle cose importanti, pigrizia o procrastinazione vanno evitati. E' importante avere cura della nostra vita e quindi del nostro corpo e della nostra mente con una buona nutrizione (meglio se vegetariana), una routine equilibrata che bilanci lavoro, meditazione, riposo, svago e così via.
  • Potere di concentrazione poco sviluppato. Anche questo aspetto è molto importante sia nella vita quotidiana come anche nella meditazione. Con la pratica e l'esercizio bisogna riuscire ad essere attenti e focalizzati in tutto quello che facciamo. In questo modo riusciremo ad ottenere in maniera rapida ottimi risultati.
  • Potere di discernimento poco sviluppato. La discriminazione ci aiuta a comprendere cosa è giusto e sbagliato e a fare delle scelte corrette che porteranno al nostro più alto bene.
Facendo le giuste scelte e compiendo azioni focalizzate sarà più facile superare ed elevarsi da tutte quelle condizioni che ostacolano la nostra crescita spirituale. Pazientemente bisogna resistere e neutralizzare le influenze problematiche subconscie. Solo quando è permesso alle nostre innate qualità spirituali di svelarsi, esse emergono senza sforzo. La realizzazione del Sé non è infatti l'effetto di una causa, è una condizione naturale che si mostra pienamente quando tutti gli ostacoli ed impedimenti non la ottenebrano più.

Namasté,
Mistico

domenica 26 ottobre 2008

Sunto delle conferenze di Roma "L'universo risponde"

Vorrei brevemente fare un sunto dei punti principali di cui si è trattato nelle conferenze del 25 ottobre a Roma sul tema dell'ufologia e del 2012. Potrebbero esserci degli errori nel mio riferire ciò che ho ascoltato. In tal caso mi scuso. Quelle che comunque sto riportando sono alcune informazioni che sono state dette dai vari relatori tra cui Massimo Fratini e Davide.

Presto, a causa di un abbassamento dell'attività solare registrata già da adesso dalla Nasa (niente più macchie solari) l'eliopausa che ci protegge dai raggi cosmici si andrà indebolendo lasciando passare quella che viene chiamata cintura fotonica, una grossa massa di raggi e particelle cosmiche grossa alcuni anni luce che arriverà in corrispondenza del passaggio del nostro sistema solare nella "circonferenza" della galassia (bisognerebbe far vedere delle immagini per spiegare meglio).
Con il contemporaneo verificarsi di questi due eventi (eliopausa che si indebolisce anno dopo anno e raggi cosmici che stanno per arrivare) il pianeta potrebbe subire pesanti danni e catastrofi. Si è parlato anche di temperature di 650 gradi. La data fatidica dovrebbe essere intorno al 2012 secondo anche quanto detto dai maya secondo il loro calendario che termina proprio il 21 dicembre 2012.

Già dagli anni 50, a seguito dello sganciamento delle prime bombe nucleari in territorio giapponese, sono iniziati i contatti tra governi e civiltà extraterrestri. I motivi sono essenzialmente due:
  1. L'uomo con la tecnologia atomica e l'uso improprio della stessa potrebbe distruggere l''intero pianeta. Seppure è vero che il pianeta è nostro e di nostra responsabilità, una guerra nucleare avrebbe effetti deleteri anche nel resto del sistema solare cosa che quindi non è accettabile. Ricordiamoci infatti che il nostro pianeta è solo uno dei pianeti del nostro sistema solare e che gli altri (secondo gli ufologi) sono abitati.
  2. La presenza dell'approssimarsi della cintura fotonica come detto sopra.
In questo contesto gli ET sono venuti da un lato per aiutarci a risolvere la questione della cintura fotonica e dell'indebolimento dell'eliopausa, dall'altro per cercare di convincere i potenti del nostro pianeta a cessare lo sviluppo atomico usato solo per fini bellici. Essi avrebbero dato aiuto e tecnologia (cosa che è avvenuta e sta tuttora avvenendo in parte) volendo in cambio essere annunciati alla popolazione mondiale, cosa non ancora avvenuta..
L'annuncio dei governi non è mai avvenuto anche se ormai i segni sono tantissimi: avvistamenti, crop circles di tutti i tipi tra cui quelli ci indicano le profezie maya e la data del 21 dicembre del 2012 in cui ci sarà il culmine degli eventi, contattati che riferiscono e comunicano con i nostri fratelli di sopra ecc...

I tempi stanno stringendo, la società sta crollando con la crisi finanziaria che è solo l'inizio del crollo. Loro non vengono annunciati ma stanno cercando di diffondere la conoscenza della loro presenza alla gente grazie a varie persone contattate e non che si occupano diffondere la conoscenza a riguardo. Presto il contatto sarà massivo... Se la situazione dovesse divenire critica a causa dei cambiamenti climatici dovuti alla cintura fotonica, con annessa temperatura altissima e caduta di diversi meteoriti, o per una guerra nucleare (secondo Giorgio Bongiovanni che non era tra i relatori) loro sono pronti ad evacuare parte dell'umanità.

Questa evacuazione, che non è detto che ci sarà (solo in casi estremi come detto prima), sarà preceduta da segni nel cielo visibili in tutto il mondo. Ognuno dovrà scegliere se essere evacuato o no avendo fiducia in loro o no. Loro rispettano il nostro libero arbitrio e nessuno sarà preso senza il suo consenso. E' per questo che molti si stanno attivando soprattutto negli ultimi anni a diffondere queste notizie sui possibili eventi futuri. Dopo l'evacuazione si tornerebbe nel pianeta Terra che avrebbe comunque subito profondi cambiamenti e trasformazioni.

Insomma, lo scenario è molto interessante ed i prossimi anni, come li definisco io scherzosamente, saranno "divertenti". Siamo stati avvisati della loro presenza e del loro supporto se le cose si mettessero male. Siamo stati avvisati che presto ci sarà un contatto massivo.

Come si è molto discusso, i Fretelli del cielo o, come li chiamano i Maya, i Maestri delle stelle, da un lato sono venuti ad aiutarci per risolvere alcune problematiche che sono al di fuori della nostra portata ma non sono salvatori nel senso proprio del termine. Dobbiamo essere noi stessi già da ora a comportarci bene, a migliorare le nostre azioni e la nostra società per cambiare in positivo il mondo. Le crisi mondiali che ci saranno (a cui presto dedicherò un post tratto dagli scritti di Yogananda) dovranno essere un mezzo per un nuovo inizio per una una società mondiale dove pace, amore, giustizia e prosperità regnino per TUTTI.

Questi sono solo pochi aspetti di quanto si è discusso ma sono, penso, il punto cardine e più utile per gli eventi futuri. Spero di non aver riferito male o di aver mal compreso.

Siamo stati avvisati. Adesso tocca a noi agire ed essere pronti a tutto.

Namasté,
Mistico

domenica 19 ottobre 2008

"...pensa a Dio tutto il tempo"

Vorrei iniziare la discussione di stasera con una citazione di Paramahansa Yogananda rivolta ad un suo discepolo, Roy Eugene Davis:
"Leggi un po', medita di più, pensa a Dio tutto il tempo"
Vediamo cosa significa questa espressione ed in particolare l'ultima affermazione.

Leggi un po' fa riferimento ad una lettura orientata soprattutto verso materiale spirituale. Leggere le Sacre scritture, i libri dei grandi Maestri e dei Santi di tutte le religioni è importante per il percorso spirituale. Essi dovrebbero essere letti ogni giorno per ricevere ispirazione, acquisire conoscenza utile e avere una guida per la propria vita. Gli insegnamenti che leggiamo devono essere osservati attentamente ed assimilati in modo che possano essere parte della nostra vita quotidiana. Solo se effettivamente riusciamo a metterli in pratica allora avranno portato frutto. Meglio leggere poco ma comprendere bene che il contrario.

Medita di più. La meditazione e la preghiera sono parti fondamentali di ogni sentiero religioso e spirituale. Il vero fondamento della vita spirituale ed una grande accelerazione della nostra crescita interiore derivano proprio da queste pratiche. Tutti i grandi Maestri hanno sottolineato l'importanza della meditazione e della preghiera per "contattare" Dio. Solo con un sincero e costante impegno in queste pratiche è davvero possibile sviluppare le virtù e la giusta condotta morale insegnata dai Maestri con il loro esempio e con i loro insegnamenti. Grazie alla meditazione inoltre si potranno sperimentare in prima persona le verità esoteriche che permeano le sacre scritture ed i misteri della creazione. La meditazione e la preghiera profonda, concentrata e devota (come abbiamo visto nel post precedente sull'amare Dio) può infine portare all'estasi. Anche se ci dovessero volere anni ed anni di pratica per raggiungere la Meta finale, questo è quello che tutti i Maestri, da Yogananda a Gesù, ci hanno detto, manifestando nella loro stessa vita questa realtà.

Pensa a Dio tutto il tempo. Questa terza affermazione è quella sulla quale mi vorrei soffermare di più e che da infatti il titolo al post. Certamente, in base agli impegni che abbiamo nelle nostre vite, non possiamo meditare tutto il giorno. Dobbiamo studiare, lavorare, servire e così via. Questo però non vuol dire che la nostra vita spirituale deve limitarsi solo al leggere materiale ispirante e nel meditare/pregare il tempo che possiamo, no! La vera vita spirituale deve permeare tutta la nostra giornata. Come? Yogananda consigliava al suo discepolo "pensa a Dio tutto il tempo". Vediamo cosa intendeva citando un libro che lo stesso Yogananda suggeriva "La pratica della presenza di Dio" di Frate Lorenzo.
"La pratica più santa e maggiormente necessaria nella vita spirituale è la presenza di Dio, che consiste nel trovare diletto e nell'abituarsi a vivere nella Sua divina compagnia, parlando umilmente e intrattenendosi amorevolmente con Lui in ogni tempo e in tutti i momenti, senza regola e senza misura..."
"Bisogna lavorare dolcemente ed amorevolmente con Dio, pregandoLo di accettare il nostro lavoro.."
In queste meravigliose parole Frate Lorenzo spiega l'essenza di questa profonda pratica. In tutti i momenti, anche quando studiamo o lavoriamo, possiamo dedicare amorevolmente a Dio le nostre azioni, possiamo chiedere il Suo aiuto per quello che stiamo facendo, possiamo ringraziarLo per quello che ci dona. La pratica della presenza di Dio è un continuo rimembrare il nostro rapporto eterno con lo Spirito che ci permea e che permea tutta la creazione. Non c'è davvero alcuna scusa per non fare questo. E' come pensare costantemente ad una persona che amiamo tanto; qualunque azione possiamo fare la nostra mente è lì, rivolta verso tale persona.

Certamente Frate Lorenzo dice:
"Non bisogna scoraggiarsi se si dimentica questa santa pratica: basta riprenderla con tranquillità; una volta che si sarà formata l'abitudine, tutto verrà fatto con piacere."
Bisogna come sempre fare del nostro meglio e tutto il resto, con la grazia di Dio, verrà da se.

Vorrei sottolineare inoltre che spesso, per facilitare questo rapporto di amore con Dio, si può anche utilizzare una sua particolare espressione o forma personale. Per i cristiani si potrà pensare a Dio come Padre o a Dio come Madre, ad esempio nell'aspetto della Vergine Maria e così via. Per gli induisti si potrà pensare a Dio come Rama, o come Krishna, o come Madre divina, o come una delle divinità che non fanno altro che rappresentare solo delle forme personali di Dio che possono facilitare questo nostro rapporto amorevole con il nostro Creatore.

Pratiche spirituali come ripetere continuamente e mentalmente l'Ave Maria, o come il namasmarana, ovvero ripetere mentalmente un mantra (ad esempio "Hare Krishna" o "Om namah Shivaya") non sono altro che varianti di questa divina pratica. Ripetere continuamente una breve preghiera o un mantra, ci esortano infatti, nella nostra vita quotidiana ed in ogni momento libero che abbiamo, a ricordare sempre con Amore il nostro amato in una delle Sue forme.

Spero così di avervi dato degli spunti per un aspetto molto ma molto importante del sentiero spirituale.

Che la vostra mente possa risiedere sempre nel pensiero di Dio. Vedrete voi stessi, con il tempo e la fedele e costante pratica, come la vostra vita diverrà più gioiosa e piena di amore. :)

Namasté,
Mistico

PS: sottolineo nuovamente che tutto quello che scrivo è essenzialmente una rielaborazione degli insegnamenti dei Maestri e Santi che cerco sempre di citare. Il mio umile compito è quello di presentarveli brevemente affinché possano esservi di aiuto ed ispirazione come lo sono per me. Tutti noi siamo sul cammino. Penso che aiutarci sia una cosa meravigliosa. Il nostro dovere è fare del nostro meglio; tutto il resto è nelle mani di Dio.

sabato 18 ottobre 2008

Riflessioni sullo scopo della vita..

Vorrei iniziare questo post raccontando un frammento di un sogno che ebbi alcuni anni fa:
Mi trovavo in una casa e nel corridoio, seduto a gambe incrociate con la schiena rivolta verso la parete, c'era uno yogi dall'aspetto molto ascetico e vestito miseramente. Mi avvicino verso quest'uomo e costui mi dice: "L'uomo possiede il libero arbitrio ma le scelte da fare sono poche...".
Alcuni giorni fa mentre ero in macchina ragionavo su quale fosse lo scopo della vita e mi sono venute in mente due parole: Amore e Servizio. All'eventuale domanda "Che scelte dobbiamo fare con il nostro libero arbitrio?" risponderei proprio amare e servire.

Cerchiamo però di comprendere meglio cosa vogliono dire queste due cose e perchè sono, a mio avviso, la risposta allo scopo della vita.

1) Amare. Questa parola è molto usata ed abusata e quasi ogni persona ha un'idea diversa su cosa voglia dire amare. Per aiutarmi nello spiegare cosa vuol dire davvero amare cito il Vangelo, Luca 10, 27:
«Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e il prossimo tuo come te stesso»
Come ci ha insegnato il grande Maestro Gesù amare nel vero senso della parola corrisponde ad amare Dio con tutto il nostro essere e ad amare il nostro prossimo come noi stessi. Amare Dio come Gesù ci insegna non è facile ma necessita di una grandissima devozione e concentrazione di mente per offrire tutti noi stessi a Dio.
Per raggiungere questo traguardi i grandi Maestri, incluso Yogananda con il Kriya Yoga, ci hanno donato delle tecniche e metodi di meditazione e preghiera tali da raggiungere quello stato in cui si ama Dio con tutto il cuore (devozione), con tutta l'anima (potere intuitivo e coscienza), con tutte le forze (energia vitale) e con tutta la mente (concentrazione).

Questo è il primo comandamento e il punto centrale dell'Amore. Amare Dio vuole dire però anche amare il prossimo nostro come noi stessi, ovvero amare tutti i nostri fratelli e sorelle, che con noi costituiscono frammenti della realtà universale divina. Questi due comandamenti si intersecano tra di loro poichè per amare Dio nel modo descritto bisogna amare tutti i nostri fratelli, ma per amare i nostri fratelli pienamente bisogna amare Dio con tutti noi stessi.

2) Servire. Dopo aver visto che un aspetto molto importante della vita è l'amare, che implica ogni negazione di tutto ciò che non è amare, vediamo invece il secondo aspetto che secondo me costituisce lo scopo della vita, il servizio. Con servizio si intende l'aiutare gli altri materialmente, mentalmente e spiritualmente. Per poter servire gli altri efficientemente, bisogna essere in grado di amarli, per prima cosa.
Il servizio può essere materiale come ad esempio fare donazioni, aiutare i poveri, fare volontariato, lavorare per il bene della società; il servizio può essere mentale quando si insegna per aiutare le persone a sviluppare certe capacità, quando si aiutano le persone per trovare un lavoro, oppure quando aiuti un collega a risolvere un problema, oppure quando diffondi delle conoscenze utili; infine il servizio può essere spirituale quando si prega per il bene più alto delle persone, quando si diffondono conoscenze spirituali, o, nel caso di un Maestro liberato, quando si insegnano tecniche per raggiungere l'unione con Dio e si concede la liberazione ultima.

E' molto importante però servire ed amare con la giusta consapevolezza. Come Dio ci ama incondizionatamente e ci serve senza voler nulla in cambio così noi dobbiamo agire. Nell'amare dobbiamo amare senza voler essere ricambiati e senza voler interferire con il libero arbitrio degli altri. Nel servire dobbiamo farlo senza volerne trarre vantaggi o benefici personali, bisogna dare senza chiedere nulla in cambio. Forse il sole e la terra che ci danno la vita per volontà di Dio vogliono qualcosa in cambio? Allo stesso modo, prendendo esempio da Dio e dalla natura, dobbiamo cercare di agire.

Ancora è molto importante servire liberi dalla consapevolezza dell'ego. Servire non pensando e gloriandosi "guarda quante belle cose IO sto facendo per gli altri" ma riconoscendo che solo Dio esiste e quindi è solo Lui che agisce attraverso i Suoi figli. Suoi sono i frutti, i meriti ed i demeriti. E' Lui che ama attraverso di noi, è Lui che serve attraverso di noi, è Lui che compie ogni azione. A noi tocca fare il nostro meglio seguendo i suoi principi cosmici, il resto è sua responsabilità. Questa è infatti l'essenza del karma yoga, un sentiero importante per tutti noi.

Compiere le azioni con identificazione, porta al perpetuarsi della legge di causa ed effetto, nota anche come legge del karma. Compiere una buona azione con consapevolezza egoica sicuramente porterà a tempo debito una buona "ricompensa" ma questo non fa altro che costringerci a tornare su questa terra schiavi delle nostre buone e cattive azioni. Solo quando impareremo a servire in maniera distaccata (ovvero senza senso dell'ego) allora potremo liberarci, consapevoli di essere stati e sempre essere uno con Dio, nella sua eterna coscienza di beatitudine.
Potremo tornare sulla terra e negli altri piani di esistenza, ma lo faremo da umili figli di Dio liberi dalla schiavitù dell'illusione.

Questo è secondo me lo scopo della nostra vita. Non è facile, ma dobbiamo farlo al nostro meglio sapendo che il nostro Padre/Madre cosmico ci sta sempre a fianco fino a quando non lo troveremo proprio dentro di noi. :)

Che la saggezza e l'amore guidino le nostre vite.

Namasté,
Mistico

PS: vorrei spiegare perchè ho deciso di usare come nickname "mistico". Qualche anno fa facevo capoeira. Al momento in cui si prende la prima "cintura" viene dato dall'insegnante un nome spagnolo che deve avere qualche relazione con attributi fisici o mentali della persona. Il nome che mi fu attribuito fu proprio mistico (in questo caso la parola è uguale tra spagnolo ed italiano). Ho decido così di riprendere questo nomignolo per questo blog che tratta di argomenti correlati.

venerdì 17 ottobre 2008

Apertura blog

Saluti a tutti i visitatori del mio nuovo blog.
Questo blog nasce per cercare di comunicare e diffondere gli insegnamenti spirituali ed esoterici che permeano quotidianamente la mia vita grazie alla costanza pratica della meditazione secondo la tradizione del Kriya Yoga di Paramahansa Yogananda e la lettura di numerosi libri suoi e di altri autori.

I temi che tratterò saranno quasi esclusivamente rielaborazioni degli insegnamenti di P. Yogananda che cercherò di condensare e riassumere per il grande pubblico. Citerò sempre le fonti da cui trarrò ispirazione e cercherò di essere in sintonia con il grande Maestro.

Nel corso del tempo, in base alle esigenze, potrei anche postare messaggi relativi agli eventi mondiali attuali interpretati in ottica spirituale ed esoterica o traduzioni di articoli in inglese tratti da altri blog/siti di interesse pubblico per la nostra crescita spirituale ed evolutiva.

Questa è solo una breve introduzione di quello che penso di fare. E' possibile che in futuro le cose possano cambiare.

Namasté