domenica 23 novembre 2008

World Crisis

Con il post di oggi vorrei trattare un argomento che ci riguarda molto da vicino, la crisi mondiale che stiamo vivendo e che è appena cominciata..

Il grande maestro P. Yogananda, in un discorso tenuto il 19 maggio del 1940 ad Encinitas, California, sembra quasi profetizzare quello che sarebbe potuto accaduto negli anni a seguire. Il discorso reperibile in forma scritta alla SRF sotto forma di un booklet intitolato “World Crisis” è quello che viene citato a seguito. Mi scuso se la traduzione non è perfetta ma penso che in questo modo anche i miei fratelli che non leggono l’inglese possono leggere le ispiranti parole di Yoganandaji sulla crisi che è appena iniziata.

Fin dalle prime battute del suo discorso Yogananda dice:
“Una rivoluzione mondiale sta andando avanti. Essa cambierà il sistema finanziario. Nel firmamento karmico dell’America vedo un bellissimo segno: che non importa ciò che il mondo dovrà attraversare, essa starà meglio della maggior parte delle nazioni. Ma l’America sperimenterà dilagante miseria, sofferenza e cambiamenti esattamente allo stesso modo. Voi siete abituati alle cose migliori della vita, e quando sarete obbligati a vivere semplicemente, non vi piacerà. Non è facile essere poveri dopo essere stati ricchi. Non avete idea dei cambiamenti che vi coinvolgeranno nel corso degli anni.”

Successivamente, parlando della fratellanza che dovrebbe accomunare il mondo dice:
“Ci sono abbastanza soldi per ricoprire il mondo, e c’è abbastanza cibo per nutrire il mondo. Un’adeguata distribuzione è necessaria. Se gli uomini non fossero egoisti, nessuno sarebbe affamato o bisognoso. L’uomo deve concentrarsi sulla fratellanza. Ciascuno dovrebbe vivere per gli altri, amando gli altri come se stesso.”
A questo punto il grande Maestro suggerisce cosa sarebbe giusto e saggio fare per affrontare la crisi che sta per venire:
“Come potere affrontare la crisi mondiale che sta venendo? Il modo migliore è di adottare una vita semplice ed un pensiero elevato. A meno che non facciate immediatamente dei drastici cambiamenti nei vostri stili di vita, sarete rudemente sorpresi; le condizioni cambieranno in un modo che non potete immaginare ora. (…) Dovete abituarvi a vivere adesso una vita semplice. Scegliete una residenza che sia adeguata ma non più grande di quanto ci sia bisogno, e possibilmente in un’area dove le tasse e le altre spese di vita sono ragionevoli. Fate i vostri vestiti; mettete in scatola i vostri cibi. Coltivate le vostre verdure, e se possibile, tenete alcune galline per produrre le uova. Lavorate il giardino voi stessi, o spenderete soldi nel pagare il salario al giardiniere. Mantenete una vita semplice e godete delle cose che Dio ci ha procurato, senza cercare costosi o falsi piaceri. (…) Usare il vostro tempo libero per leggere libri meritevoli, meditare e godere di una vita semplice. (…) L’uomo deve ritornare alla terra; ciò accadrà alla fine. Se pensi che non sia così, troverai che ti sei sbagliato. Ma al di la di dove la tua casa o lavoro sia, elimina i lussi, compra vestiti meno costosi, fornisciti di cose di cui hai realmente bisogno, coltiva il tuo cibo, e metti i soldi da parte regolarmente per maggiore sicurezza."
Infine Yoganandaji esorta a trovare la più grande sicurezza, pace e gioia in Dio.

Riguardo questi villaggi ecologici un articolo che si può trovare sul web dice:
“Vado a vivere nell'eco-villaggio. Non è uno slogan propagandistico di qualche associazione post-nucleare. Ma lo spirito che anima tutte quelle persone - e iniziano a essere tante - che abbandonano smog, traffico e cemento, per ritirarsi tra quattro mura bio-compatibili. In ambienti ecologicamente sani. Tra alberi ombreggianti, piante e giardini ben curati che assicurano la giusta temperatura. In case costruite con le tecniche ecologiche. Dove tutto funziona secondo i dettami di Madre Natura.

Eccolo il prototipo di eco-villaggio. E' nella conservatrice Inghilterra. Agli ordini di Sua Maestà. Stiamo parlando di Hockerton dove ogni adulto del villaggio dedica otto ore settimanali a lavori utili all'intera comunità. Dove non si perde neppure una goccia di acqua piovana, che viene raccolta. Dove ci si nutre con coltivazioni biologiche. Dove l'energia è quella generata dal sole e dalle turbine a vento. Non è Utopia, ma un agglomerato di cinque casette circondate da qualcosa come 5mila alberi piantati per ricreare l'habitat perfetto per piante e animali, pesci compresi. In mezzo ci sono le turbine per generare elettricità, un sofisticato sistema tecnologico per la raccolta dell'acqua piovana e un impianto per il trattamento dei liquami. Insomma: c'è tutto il necessario e qualcosa di più per permettersi una vita Bio. Altri esempi, di vario genere, di eco-villaggi sono sparsi per il Globo. Dunque l'idea di ricreare un'ambiente sano e naturale è condivisa ai quattro angoli della Terra. C'è gente che crede e, quindi, investe in questa soluzione abitativa. Ovvio, si tratta ancora di una minoranza. Ma è già significativo il fatto che qualcosa si muova. In quest'ottica primeggia la Danimarca, coi suoi ventotto villaggi eco-compatibili che fanno riferimento all'organizzazione LOS. ”

Anche i devoti Messicani della SRF si stanno attivando in tal senso, aprendo un SRF eco-village nella regione del Tepoztlan. Il loro gruppo sta su facebook cliccando QUI. Il loro progetto consiste nella costruzione case ecologiche basate su energie rinnovabili, si occuperanno di agricultura biologica e di tutto quanto serve per cercare di essere indipendenti da una società che ci ha reso schiavi.

Su internet ci sta anche questo sito in italiano che tratta degli eco villaggi: ecovillage.

Cosa dicono in tutto questo i monaci della SRF a riguardo della crisi “profetizzata” da Yogananda? Il 23 agosto del 1978 nel tempio di Hollywood Brother Bhaktananda disse a riguardo (la fonte viene dal forum internazionale dei membri della SRF, ed è stata riferita da un devoto che si era appuntato il discorso):

1) Il Maestro disse che ci sarebbe stata una terza Guerra mondiale con molta distruzione in America. Gli USA ed i loro alleati avrebbero vinto perché queste nazioni hanno un karma migliore. (sulla questione della terza guerra mondiale non mi soffermo ora in quanto dedicherò un intero post solo su questa, dato che le fonti a riguardo sono numerose e variegate…)

2) Il Maestro disse che ci sarebbe stata una depressione così terribile che quella degli anni 30 sarebbe stata un picnic in confronto. Quelli che avrebbero coltivato il proprio cibo sarebbero sopravvissuti. A questo punto Brother Bhaktananda ha parlato della necessità dei discepoli di organizzarsi nel creare comunità spirituali. "Il vecchio ordine di pensiero materialistico e le vie malvagie devono essere distrutte, ma le persone spirituali in ogni luogo riceveranno la protezione di Dio”.
Brother Bhaktananda non menziona quando questi eventi sarebbero accaduti, ma forse siamo più vicini di quanto si possa pensare.

Adesso non voglio essere catastrofista ma non ci vuole un genio per capire che andando avanti così le ripercussioni e conseguenze saranno proprio quelle predette da molteplici fonti. Il mondo e la società devono cambiare. Non è ammissibile che l’umanità si comporti in questo modo. Stiamo distruggendo il pianeta e la natura con questo sviluppo assolutamente non sostenibile. La crisi economica è iniziata. Vedremo come evolverà…

Il futuro non è scritto in maniera assoluta e con il libero arbitrio possiamo cambiare le cose. Cosa stiamo aspettando allora???

Spero che la gente che leggerà questo piccolo resoconto si svegli dal torpore e dall’incoscienza. Dobbiamo muoverci!

Namasté,
Mistico

1 commento:

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